Ciao ragazze! Ciao ragazzi!

dopo essere tornata ed essermi ripresa del tutto dal mio ultimo viaggio e dall’influenza australiana che, ahimè, quest’anno ha colpito anche me, eccomi pronta con questo articolo dove vi parlo della mia ultima vacanza in uno dei posti più belli al mondo: le Maldive!

Diciamoci la verità: quando sentiamo parlare di Maldive, spesso ci immaginiamo un viaggio da sogno ma irrealizzabile per i costi proibitivi sia di aereo che di hotel, per questo motivo, quando ero lì, moltissime di voi mi hanno scritto chiedendomi info. E come promesso, eccole con la rassicurazione che con i giusti accorgimenti, anche le Maldive possono essere un viaggio alla portata di tutte le tasche ed un sogno che potrete realizzare.

PREMESSA

Molte persone, quando devono programmare un viaggio alle Maldive, non essendo una meta “dietro l’angolo”, decidono di rivolgersi ad un’agenzia ma i costi sono spesso eccessivi, arrivando addirittura a 5000 mila euro per una settimana, tra volo e resort. Noi invece, anche grazie al fatto che viaggiamo spesso e siamo molto pratici, abbiamo fatto tutto da soli, prenotando sia voli che alberghi e devo dire che oltre al risparmio, che è stato davvero consistente, è andato tutto per il meglio.

Compagnia aerea

Un primo problema, soprattutto per chi parte dalla Sicilia dove non ci sono le stesse opzioni di voli delle grandi città, è il costo del biglietto. Recentemente, la compagnia aerea low cost WizzAir ha creato varie tratte interessanti da Catania, come quella per gli emirati e, da lì, per le Maldive ed a prezzi estremamente competitivi. Abbiamo quindi acquistato un volo Catania-Abu Dhabi, e da Abu Dhabi siamo poi partiti per Hulhumale. Organizzando noi stessi questo volo siamo riusciti anche a non soffrire troppo il jet lag, perché abbiamo spezzettato la tratta dormendo una notte ad Abu Dhabi, e ripartendo l’indomani per le Maldive. Ogni volo aveva infatti una durata di circa 5 ore, per cui, al posto di fare oltre 10 ore di aereo, abbiamo preferito l’opzione più comoda e senza stress.  Prezzo totale: 500 euro, circa un terzo di quanto avremmo speso prenotando in agenzia.

Se il primo giorno l’abbiamo passato in viaggio ed abbiamo dormito ad Abu Dhabi, il secondo giorno siamo finalmente arrivati alle Maldive, quindi il mio racconto inizia da qui.

SECONDO GIORNO

Siamo arrivati ad Hulhumale in serata, abbiamo cenato e siamo andati a dormire presto per esplorare l’indomani Malè, la capitale delle Maldive, nonché la città più densamente popolata al mondo. Prima di visitarla ero incredula ma poi ho capito che quello che mi raccontavano non era un’esagerazione: si tratta, infatti, di una città che vanta 100 mila abitanti per 5 km quadrati, un’esplosione di cultura e di caos, sapientemente mixati.

TERZO GIORNO

Ci siamo svegliati con calma, anche perchè la struttura dove alloggiavamo era fronte mare e nonostante il caldo (la temperatura era fissa sui 30 gradi), il cielo era nuvoloso, quindi abbiamo provato ad andare un po’ in spiaggia ma essendo le Maldive un Paese musulmano, nella spiaggia dove ci trovavamo c’era il divieto di indossare il costume o indumenti che lasciassero scoperti braccia e gambe. Inizialmente non lo sapevamo, ma la polizia è subito arrivata e ci ha invitato a cambiarci. Dopo essere rimasti un po’ in spiaggia, abbiamo deciso di esplorare la città e di andare alla ricerca di market che vendono le specialità maldiviane. Visto che quel giorno il fish market era chiuso, abbiamo optato per il mercato della frutta, e tra le cose che ci hanno colpito, l’immensa varietà di ottima frutta, della quale non solo abbiamo fatto scorpacciata durante la vacanza, ma ne abbiamo anche portato un po’ con noi in Sicilia. Dopo aver girato un po’, era arrivata l’ora di cena ed io non vedevo l’ora di cenare in un ristorante tipico dove abbiamo subito provato il famosissimo tonno a pinne gialle, che è l’alimento più conosciuto del posto, e che le Maldive esportano in tutto il mondo. Il ristorante dove abbiamo cenato si chiama “Belle Amie Bistrò” dove non abbiamo mangiato male, anche se era un po’ troppo caro per gli standard locali.

QUARTO GIORNO

Il quarto giorno siamo andati a fare un’escursione in un posto stupendo, siamo partiti alla volta delle “sandbank”, cioè la famosissime lingue di sabbia bianca incorniciate da un mare turchese, che compaiono e scompaiono a seconda delle maree. Dall’albergo siamo partiti a bordo di un camioncino molto caratteristico e poi siamo andati con fino una speed boat alle sandbank, dove abbiamo avuto modo di vedere anche i lussuosissimi resort con vere e proprie “palafitte extralusso” sull’acqua, dove una notte costa sui 3 mila euro. Tra le esperienze indimenticabili fatte, anche lo snorkeling in mezzo a miliardi di pesci coloratissimi… sembrava di essere dentro un acquario gigante ed io ad un certo punto mi sono trovata in un vero e proprio “tornado” di pesci che mi giravano in tondo.

L’escursione, che ha avuto un costo contenuto di 50 euro a persona, aveva la durata di un giorno (dalle 10 di mattina alle 4 di pomeriggio), quindi abbiamo pranzato in un atollo mangiando cucina tipica maldiviana, e poi siamo rientrati a Malè per cenare al “Maldivian kitchen”, un ottimo ristorante tipico. Unico appunto: le troppe spezie! La prima volta che si mangia la cucina tipica maldiviana, soprattutto se non si è abituati, il piccante rischia di essere insopportabile, quindi io chiedevo sempre di non mettere troppe spezie.

QUINTO  GIORNO

Dopo un’escursione di un’intera giornata volevamo riposarci, quindi siamo rimasti a Malè in spiaggia tutto il giorno, mentre la sera siamo tornati a cena al Maldivian kitchen dove abbiamo provato altri piatti della cucina tipica maldiviana. Vi dico già che per tutta la vacanza abbiamo fatto scorpacciate di tonno in tutte le versioni. Unico appunto: loro cucinano tutto super speziato, con vari tipi di curry ed i loro piatti sono spesso molto calorici perchè aggiungono anche latte di cocco, quindi dopo qualche giorno, ho iniziato ad avere qualche piccolo fastidio non essendo abituata.

SESTO  GIORNO

Il sesto giorno siamo partiti da Malè per andare nell’atollo di Gulhi dove siamo rimasti una notte per goderci le bellezze del luogo. Per arrivare abbiamo preso una speed boat che ci ha portato lì in circa 30 minuti, ed abbiamo pagato 50 euro in totale. Nonostante Gulhi sia un posto incontaminato, allo stesso tempo è turistico, tanto da esserci un “bikini beach” dove ci siamo potuti mettere in costume ed abbiamo fatto snorkeling nella barriera corallina. La bellezza e la pace di questo atollo ci hanno spinto a decidere di rimanere una notte lì, ma la cosa che ci ha più colpiti in assoluto è stata la bellezza del mare, tale che ci siamo pentiti di non aver deciso di alloggiare lì fin dall’inizio. Abbiamo alloggiato in un bellissimo albergo, il “Beach Stone” e ci siamo trovati benissimo sia per il posto che per lo staff, di una gentilezza incredibile. Anche a Gulhi ci sono i mercati di pesce e di frutta, dove abbiamo potuto ammirare interi bancali del loro famosissimo tonno, ed assaggiare specialità come la “huvadhoo bon’di”, un dolce squisito a base di cocco e miele senza zucchero. Una delizia che abbiamo portato con noi in Italia.

SETTIMO GIORNO

L’ultimo giorno di una vacanza è sempre il più triste ma il nostro viaggio, anche se al termine, ci ha riservato un ulteriore momento di divertimento prima di tornare a casa, perché anche al ritorno abbiamo fatto scalo ad Abu Dhabi, dove siamo rimasti per un giorno e dove abbiamo avuto la possibilità di immergerci nuovamente nel fascino degli emirati, dopo la nostra vacanza dell’anno scorso a Dubai (se vi siete persi il mio articolo cliccate qui). Abbiamo pranzato da “Kifto”, un ottimo ristorante africano, dove abbiamo apprezzato gustato piatti tipici della tradizione, tra cui il famosissimo pane injera, fatto con la farina di teff fermentata per due giorni. Adoro la cucina africana perché è molto genuina ed a base di ingredienti che io utilizzo giornalmente nella mia dieta, come i legumi. 

Piccola curiosità: sapevate che gli africani non mangiano i dolci? Dopo aver pranzato avevamo notato che nel menu non erano presenti i dolci, e loro ci hanno spiegato che se vogliono qualcosa di dolce, al massimo mangiano la frutta.

Dopo un breve assaggio di cultura araba siamo rientrati stanchi ma felici, portando con noi i colori, l’atmosfera e la pace di un posto paradisiaco dove spero di ritornare presto. Anche se siamo stati ad Abu Dhabi solo di passaggio, abbiamo potuto apprezzare il bellissimo mare e le bellezze che, visto il poco tempo a disposizione, abbiamo potuto apprezzare solo da lontano. Per questo motivo abbiamo deciso che il nostro prossimo viaggio in quelle zone comprenderà una tappa più lunga anche ad Abu Dhabi dove, tra le varie attrazioni da vedere, faremo un pieno di mare e visiteremo anche la stupenda moschea bianca di Abu Dhabi.

IMPRESSIONI 

Il posto è davvero stupendo come lo descrivono, la gente del posto è gentilissima e nelle strutture in cui abbiamo alloggiato abbiamo trovato un personale super disponibile ed estremamente servile. Il costo medio di ogni struttura in cui abbiamo alloggiato si aggirava intorno alle 100 euro a notte. 

Il cibo è molto buono ed a base di prodotti freschissimi, come il loro pesce, in particolare il tonno pinne gialle, ma anche le verdure, il pollo ed il riso, il tutto condito con tantissime spezie e curry. Ovviamente io andavo in cerca dei ristoranti più caratteristici, ma dopo qualche giorno di cibo maldiviano mi è venuta un po’ di gastrite, non essendo abituata a mangiare così tante spezie. Anche in vacanza ho cercato di mantenere la mia routine alimentare con il digiuno intermittente, ma quando potevo non rinunciavo alla mia dose di frutta fresca e di latte di cocco, che acquistavo ogni giorno per poche rufiyaa (circa 3 euro).

Se vogliamo trovare una pecca, il fatto che essendo le Maldive un Paese musulmano, non tutti i posti sono “bikini friendly”, per cui bisogna mettersi alla ricerca delle spiagge più turistiche per non avere questo tipo di restrizioni.

Per il resto, come avete potuto vedere, tra il volo e l’albergo (molti dei quali a quella tariffa includono pure la colazione),  i prezzi sono assolutamente nella norma e vi consentiranno di realizzare uno di quei viaggi che spesso ancora oggi rimane inaccessibile perché considerato non alla portata di tutti.

E voi state pensando di andare alle Maldive o ci siete già stati? Scrivetemi nei commenti o contattatemi in DM su Instagram per raccontarmi la vostra esperienza!

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